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Angelica Pedini

Collezione Green

L'anima Torbida della Foresta 

misure 180 cm x 145 cm

tecnica : Yuta bruciata, materiale acrilico

La tela intitolata semplicemente GREEN,è un'opera di potente impatto emotivo e materico. l'artista sceglie ancora la juta, ma questa volta il tessuto non è solo il supporto, è l'elemento di espressione traumatica: la juta è stata bruciata o trattata per conferiree alla cornice esterna un aspetto di oscurità e rovina, come una cicatrice o un confine distrutto. questa bruciatura incornicia il centro dell'opera con un senso di combustione e deterioramento.Il cuore della tela è dominato da una cascata di verde, che evoca la prospettiva di una foresta fitta e quasi piovosa. l'effetto ottenuto attraverso una tecnica di colatura e trasparenze che suggerisce la verticalità degli alberi e il fitto intreccio del sottobosco.Tuttavia questo verde, simbolo archetipo della vita, non è puro ne vibrante. La colata è torbida, quasi melmosa, come l'acqua inquinata o la linfa che goggiola da un corpo ferito.La tonalità scura, quasi bituminosa, suggerisce l'idea di un ambiente deturpato e appesantito dal danno. Nonostante l'oscurità e la torbidità della colata, l'opera conserva un elemento di speranza: le trasparenze permettono di intravedere, attraverso lo strato di "danno", i colori vivi del verde più profondo.Questa dialettica tra l'oscurità che scende e la luce che resiste , crea una tensione visiva e concettuale. "GREEN "è una meditazione sulla resilienza della natura, la tela suggerisce che anche quando la vita viene sopraffatta, essa continua a pulsare sotto la superficie . Quest'opera è un monito: la foresta, simbolo di vita e ossigeno, è sotto attacco. ma è anche un invito a cercare il verde autentico che resiste, a guardare attraverso lo strato di torbidezza per riconoscere e onorare la vita che lotta per emergere.

 Una juta di Betulle nella collezione Green

misure 245 cm x 290 cm

tecnica : Yuta, materiae acrilico e foglia oro

L'opera in juta, intitolata idealmente "Betulle", si presenta non solo come una rappresentazione della natura, ma come una profonda introspezione sulla sua essenza vitale e sulla sua vulnerabilità di fronte all'azione umana. Incastonata nella collezione GREEN, quest'opera è un vibrante manifesto contro il disboscamento e una dichiarazione d'amore per il regno vegetale.

Il tessuto grezzo della juta, con la sua trama ruvida e materica, diviene la pelle, l'epidermide screpolata delle betulle. L'artista cattura la caratteristica bicromia dell'albero- il bianco ceroso della corteccia e le cicatrici scure, come tratti di inchiostro naturale.

La verticalità delle forme è imponente, suggerendo un bosco denso e infinito. Tuttavia, il ritmo della natura viene interrotto da tagli dorati che fendono lo spazio tra un tronco e l'altro. Queste linee verticali d'oro agiscono come ferite. L'oro simbolo di ricchezza e valore, contrasta violentemente con umiltà la purezza della juta, con un interrogativo : il valore che attribuiamo alla natura è estetico ( come ornamento ) o intrinseco ( come fonte di vita)? l'elemento più turbante e significativo risiede nel cuore della betulla. le tipiche lenticelle scure sulla corteccia, che fungono da organi di scambio gassoso per l'albero, qui si trasformano in occhi che osservano. Questa non è più solo pittura ; è un'animazione emotiva della materia.

Quest'opera va oltre la mera Estetica ma si immerge in una profonda introspezione della natura. La scelta della juta, un materiale vegetale e povero, ne rafforza l'autenticità e l'appello ecologico.

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